Omelia (06-10-2016) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Lc 11,9 "Io vi dico; Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto" Lc 11,9 Come vivere questa Parola? Chiedere cercare bussare: tre verbi che esprimono l'insistenza della preghiera; sono corredati dal racconto che Gesù fa dell'uomo che, mosso da forte urgenza, di notte bussa la porta di un suo vicino. Costui, quasi paralizzato dal gran sonno, apre all'amico importuno, la cui insistenza segna vittoria. Ecco, credo che una caratteristica della preghiera proposta da Gesù sia proprio l'insistenza nel superamento di endemici pessimismi. A questo proposito ricordo che mi capitò d'incontrare persone cadute perfino nel fomentare in cuore una vera collera verso Dio. Avevano tanto chiesto qualcosa di buono e sacrosanto come la guarigione di un figlio o cose simili e dovettero invece guardare in faccia la morte. E allora? Anzitutto bisogna ammettere che siamo alle soglie del Mistero. Conviene proprio ricordare che, anche se buio, questo Mistero è attraversato da una grande luce: Dio è amore misericordioso. Se non concede qualcosa che a noi preme moltissimo, è solo perché la sua visione è infinitamente superiore alla nostra. Nella Sua visione, quel che è il vero bene delle persone spesso non coincide con ciò che a noi appare. Sì, siamo "miopi" perché vediamo solo il presente; Dio invece vede tutto: la storia l'umanità e l'uomo singolo. Lui sa come guidare: trae luce perfino da ciò che è tenebroso.
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