Omelia (08-10-2016)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Lc 11,28

"Beati piuttosto coloro che ascoltano la Parola di Dio e la vivono"

Lc 11,28


Come vivere questa Parola?

La sapienza di Gesù che attirava le folle, provocò un giorno l'ammirazione di una popolana che, vedendo nel Figlio di Maria una grandezza incomparabile, esplose gridando: "Beato il grembo che ti ha portato e il seno che ti ha allattato".

Immediata è la risposta di Gesù. Certo Egli è ben lontano dal non voler apprezzare sua Madre: Maria Santissima. Qui però gl'interessa mettere bene a fuoco l'identità del cristiano che, tanto spesso, è confusa e sfocata.

Il vero credente è come Gesù ha detto: uno che costruisce il suo vivere giorno per giorno sulla solidità della roccia.

Ma che cos'è questa solidità che resiste a diluvianti acque, a terremoti e ad altri disastri ecologici?

La risposta è vivida come il sole ed è qualcosa che rende "beati".

Sì, chi è fedele ogni giorno alla Parola di Dio (quella offerta dal Calendario Liturgico o da un libro della Sacra Scrittura non però scelto a caso né leggiucchiato) realizza davvero la beatitudine.

Conseguenza di questa perseverante fedeltà è una pace dell'anima, un riposo del cuore, una scoperta sempre nuova della luce che illumina il nostro vissuto.

Non dirmi che a volte ti par di succhiare un chiodo, non andare a caccia di sensazioni piacevoli. Cerca piuttosto quella verità che, salda appunto come la roccia, è anche luce calda rassicurante il cuore. A un patto però: che sia vissuta nel quotidiano.


Signore Gesù, liberami dalla sabbia di una vita dispersa solo in parole, ma fa' che mi illumini la Tua Parola e sostiene la mia decisione di leggerla pregarla e viverla ad ogni costo.


La voce di una eremita di città

"L'affidarsi quieta il bambino. Lo avvolge il misterioso calore che emana dalla madre. Così l'anima fedele nel pregare la Parola, si acquieta nell'abbraccio dello Spirito Santo Consolatore".

Antonella Lumini


Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org