Omelia (09-04-2004)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere le Scritture: "Ho sete".

Come vivere questa Parola?
E' anzitutto una richiesta umanissima, l'esigenza di uno che, martoriato in tutto il corpo, si sente morire anche per l'arsura. Al Getzemani aveva detto: "L'anima mia è triste fino alla morte, statevene qui e vegliate con me". Aveva espresso un bisogno, pure umanissimo, di avere vicino qualcuno, nel suo estremo dolore. Ma i suoi, caduti nel torpore della loro tristezza (perfino Pietro, Giacomo e Giovanni!), non lo avevano esaudito. Nessuno, lungo il tragitto della croce, gli aveva usato un gesto di aiuto, tranne il Cireneo che era stato "precettato" a farlo. "C'era là un vaso pieno d'aceto e i soldati, posta sopra una canna una spugna imbevuta d'aceto, gliel'accostarono alle labbra". E dopo questo gesto, consentito dalla legge, chissà, forse la Madonna avrà pregato che qualche goccia d'acqua fosse dai soldati accostata alle labbra di Gesù morente. Una cosa è certa: che in quella parola di Gesù: "Ho sete" si esprime il grido dell'uomo d'oggi. Di chi è solo e ha sete che qualcuno gli si faccia "prossimo", il grido di chi è ferito negli affetti più cari e ha sete di tenerezza, di chi ha sbagliato e ha sete di perdono, di chi è oppresso e ha sete di giustizia, di chi è prigioniero e ha sete di libertà. Quanto condensarsi di significati nella sete di Gesù! Ma ce n'è uno che ha più peso di tutti. E' quello della "sete" che Gesù ha della nostra risposta d'amore al suo Amore che salva.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, sosto con Maria SS. In silenzio adorante accanto a Gesù che muore. Lascio risuonare in me il suo grido, aprendogli tutti gli spazi del cuore. E prego:

O Spirito Santo, aprimi alla comprensione del grido di Gesù e alla risposta. Fa' che, con tutto l'amore, io mi doni a Lui che si è donato a me fino allo strazio della morte in croce. E fa' che il mio donarmi sia la concreta risposta a Lui presente in quelli che soffrono arsura, oggi, attorno a me.

La voce di un uomo spirituale del nostro tempo
"La croce è il sostegno dell'uomo e la sua struttura, il telaio sul quale l'uomo viene tessuto. Pensati nella croce, pensa la croce in te. La tua schiena eretta con dolore è il palo, le tue magre spalle sono la traversa. Appeso nella sua rossa tempesta, il tuo cuore di gloria è il Corpo del Signore"
Lanza del Vasto