Commento su Gal 5, 13
«Cristo ci ha liberati per la libertà! State dunque saldi e non lasciatevi imporre di nuovo il giogo della schiavitù».
Gal 5, 13
Come vivere questa Parola?
La libertà è un diritto, un'opportunità delle persone. È un valore che nel tempo ha fatto fatica a districarsi da cattive e parziali interpretazioni. La libertà intesa non in senso astratto, deve esprimersi dentro le relazioni, che sono di per sé un vincolo. È facile che da ciò emergano contraddizioni: quello che libera me, schiavizza te e viceversa. La mia libertà è pagata sempre dalla non libertà di qualcun altro.
Eppure all'insegna della libertà noi siamo stati creati. Voluti, determinati da chi ci ha creati, siamo poi in modo costitutivo nella possibilità di recedere da tali vincoli. Ma nel vincolo, in quel vincolo, possiamo scoprire una nuova dimensione della libertà: possiamo riconoscere il creatore e scegliere di mantenerci in relazione con lui, scoprendo la possibilità di una relazione costruttiva con tutte le altre creature. È la libertà liberata che annuncia Gesù, nella lettera ai Galati, quella che svela anche la nostra capacità di difenderci da ogni forma di schiavitù.
Signore, la comunità educante che ogni giorno tentiamo di costruire, aiuti tutti, i giovani in particolare, a riconoscere e amare la propria libertà, esprimendola poi in azioni responsabili di solidarietà e servizio.
La voce di Papa Benedetto XVI
Chi rinuncia a tutto, persino a se stesso, per seguire Gesù, entra in una nuova dimensione della libertà, che san Paolo definisce "camminare secondo lo Spirito" (cfr Gal 5,16). "Cristo ci ha liberati per la libertà!" - scrive l'Apostolo - e spiega che questa nuova forma di libertà acquistataci da Cristo consiste nell'essere "a servizio gli uni degli altri" (Gal 5,1.13). Libertà e amore coincidono! Al contrario, obbedire al proprio egoismo conduce a rivalità e conflitti.
Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it