Omelia (18-01-2004) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Giovanni 2,1-11 Dalla Parola del giorno Ci fu uno sposalizio a Cana di Galilea...venne a mancare il vino. Vi erano là sei giare di pietra per la purificazione dei giudei. E Gesù disse loro: "Riempite d'acqua le giare". E l'acqua divenne vino. Come vivere questa Parola? Cana: due giovani sposi celebrano le loro nozze, ma viene a mancare il vino, l'elemento festivo per eccellenza, annoverato tra le benedizioni promesse ai tempi messianici. "Vi erano là" - annota l'evangelista - "sei giare di pietra per la purificazione dei giudei". Idrie enormi, inamovibili, ma erano vuote. Un'immagine curiosa che rende bene, con ironia, il paradosso dell'imponenza boriosa, di facciata, ma del tutto priva di contenuti. Ed erano sei, un numero che nella Bibbia è simbolo d'insufficienza e inadeguatezza. Vuote e inadeguate dunque, come la nostra religiosità quando si affanna solo a curare la forma, scadendo nel ritualismo, mentre il cuore, interrato nell'ego, rimane di pietra e non si lascia coinvolgere dalle sollecitazioni dell'amore. Tuttavia Gesù si serve proprio di queste idrie per compiere il primo dei segni che manifesteranno la sua gloria. Ordina di riempirle d'acqua fino all'orlo e da quell'acqua, in virtù della sua potenza, farà scaturire il vino buono della nuova Alleanza nuziale, realizzando così le promesse di cui parla il profeta Isaia: "Ti sposerà il tuo Creatore e tu sarai chiamata mia-delizia-in-te", non più desolata perché la tua sterilità, come l'idria vacante, sarà colmata dall'amore divino che ti feconderà in novità di vita. Oggi più che mai nel mio sostare silenzioso in contemplazione del mistero di Dio- Sposo, mi lascerò coinvolgere dalle sollecitazioni del suo amore che vogliono colmare fino all'orlo il mio infinito desiderio di pienezza in Lui, atteso e cercato nel cuore delle mie notti senza luce. Pregherò: Ecco i cocci della mia idria infranta e vuota: è il mio cuore, Signore, frammentato e disperso, che anela a te per essere ricomposto e colmato d'amore. Che io gusti per tua misericordia il tuo vino buono, vino dell'alleanza nuziale, percependo con infinita gratitudine la singolare bellezza del tuo chiamarmi "mia-delizia-in-te". La voce di un teologo e scrittore inglese Guidami oltre, Luce gentile, nell'oscurità che mi circonda, / Guidami oltre! / La notte è buia, e io sono lontano da casa. / Guidami oltre! / Tienimi in piedi! / Non chiedo di vedere / la scena distante un passo mi è sufficiente. Card. Newman |