Omelia (20-10-2016)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Lc 12,49

«Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso!»

Lc 12,49


Come vivere questa Parola?

Il fuoco che Gesù è venuto a portare sulla terra non è quello della guerra e delle violenze, ma è rivelatore della forza dello scegliere, non scendere a compromessi: in modo deciso egli descrive la sua volontà di accendere questo fuoco spirituale, di non cedere alla pigrizia e alla superficialità. Si tratta quindi di rispettare al massimo l'immagine di Dio che è presente in ogni persona umana, senza timori e accomodamenti avvilenti.

Gesù dunque ci esorta a non avere paura delle proprie idee cristiane, ad affrontare anche derisioni e attacchi da parte di chi è contrario al Vangelo e non rispetta la dignità umana. La vita cristiana non è un quieto sdraiarsi all'ombra del nostro potere e delle nostre certezze umane, ma spesso una scelta contro corrente, un opporsi al lassismo.

Il fuoco che Gesù è venuto a portare è un fuoco che scalda che illumina, ma allo stesso tempo è u n fuoco che brucia le nostre scorie di egoismo e di peccato.


O Signore, invadi col fuoco del tuo Spirito che abita in me, perché trovi forza e luce perché possa operare nel mondo con il coraggio della fede e della carità.


La voce di Papa Francesco

Ci farà bene, oggi, prendere cinque minuti e domandarci: "Ma come va il mio cuore? È freddo? È tiepido? È capace di ricevere questo fuoco?" Prendiamoci cinque minuti per questo. Ci farà bene a tutti.

Angelus del 14 agosto 2016


D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it