Omelia (27-10-2016)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Sal 143

«Mio Dio. Ti canterò un canto nuovo, suonerò per te sull'arpa a dieci corde; a te che dai vittoria al tuo consacrato. Che liberi Davide tuo servo».

Sl 143


Come vivere questa Parola?

Tutti i Salmi sono espressione di una liturgia antica come il mondo. L'anima di queste preghiere di tutto un popolo, ma pure di ogni uomo o donna che compaiono in ogni tempo nei solchi della storia, è data dallo sguardo di chi non si sente solo sulla Terra, ma alza gli occhi verso il liberatore, verso colui che dà vittoria a chi crede e gli si abbandona.

«Mio Dio, ti canterò un canto nuovo, suonerò per te sull'arpa a dieci corde», è uno stupendo grido di fiducia. Canterò, suonerò sono verbi che richiamano tanti altri salmi perché il tema del canto, del suono, della musica, della danza, dell'uso degli strumenti è frequentissimo nella Bibbia; i salmi sono un invito a cantare, a danzare, a battere il cembalo, il timpano, a far vibrare la cetra, l'arpa, la lira.

Anche quando l'anima biblica è supplichevole, lo è per avere la gioia, canta la lamentazione per prepararsi alla gioia.


Oggi, sulla falsariga dei Salmi, proverò a comporre la mia preghiera di lode e di esultanza per tutti i doni che ricevo continuamente da Dio.


La voce di un mistico

Ritengo estremamente importante che riscopriate la vostra anima canora e gioiosa, propria della creatura umana; quando l'uomo, la donna è nel suo giusto essere, vibra, suona, danza, si esprime. E c'è un canto interiore, ci sono le corde del cuore che vibrano nella preghiera, nella carità, nel servizio; si può cantare interiormente in ogni momento della propria giornata. Ecco l'anima biblica.


Sr Graziella Curti - direttice@fmamelzo.com