Omelia (12-11-2016)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Lc 18, 7-8

«E Dio non farà forse giustizia ai suoi eletti, che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà forse aspettare a lungo? Io vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell'uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?».

Lc 18, 7-8


Come vivere questa Parola?

Oggi Gesù ci regala la parabola della vedova che scomoda il giudice senza morale per insegnarci l'importanza della preghiera costante.

La parabola presenta la gente povera che lotta nel tribunale per ottenere i suoi diritti. Il giudice decide di prestare attenzione alla vedova e di farle giustizia per liberarsi di lei e non essere più importunato; è un motivo di interesse personale, ma la vedova ottiene ciò che vuole!

La raccomandazione di "pregare senza stancarsi" appare molte volte nel Nuovo Testamento (1 Tes 5,17; Rom 12,12; Ef 6,18; ecc). Ed è una caratteristica della spiritualità delle prime comunità cristiane.

I primi cristiani avevano un'immagine di Gesù in preghiera, in contatto permanente con il Padre. Infatti, la respirazione della vita di Gesù era fare la volontà del Padre (Gv 5,19). Gesù pregava molto ed insisteva, affinché la gente e i suoi discepoli pregassero. Poiché è confrontandosi con Dio che emerge la verità e che la persona ritrova se stessa in tutta la sua realtà ed umiltà. La preghiera rivela qualcosa che va oltre se stessa, riguarda il nostro modo di vivere, la nostra relazione con Dio, con noi stessi e con il prossimo.

Per questo Gesù esorta a pregare "senza stancarsi". Tutti proviamo momenti di stanchezza e di scoraggiamento, soprattutto quando la nostra preghiera sembra inefficace. Ma Gesù ci assicura che, a differenza del giudice disonesto, Dio esaudisce prontamente i suoi figli, anche se ciò non significa che lo faccia nei tempi e nei modi che noi vorremmo.


Signore, Tu conosci il mio cuore, sai tante cose che voglio affidarti nella sicurezza che tu mi ascolti e rispondi sempre. Oggi, insieme al desiderio di tutto il mondo, ti prego Gesù, donaci la pace, basta già di tanto dolore, senza stancarmi e senza scoraggiarmi ripeterò "Donaci la paca, la pace, la pace".


La voce di Papa Francesco

"La preghiera: trasforma il desiderio e lo modella secondo la volontà di Dio, qualunque essa sia, perché chi prega aspira prima di tutto all'unione con Dio, che è Amore misericordioso".

UDIENZA GENERALE, Piazza San Pietro, Mercoledì, 25 maggio 2016


suor Victoria Rivera FMA - vickyfma@hotmail.com