Commento su Ap 15,1
«Io, Giovanni, vidi nel cielo un altro segno, grande e meraviglioso: sette angeli che avevano sette flagelli; gli ultimi, poiché con essi è compiuta l'ira di Dio».
Ap 15,1
Come vivere questa Parola?
Dopo la donna vestita di sole e il Figlio dell'uomo che viene sulla nube bianca, ecco un terzo segno: sette angeli con sette flagelli. Questi sette angeli riceveranno le sette coppe con le quali si esaurirà l'ira di Dio. Le sette coppe verranno rovesciate sulla terra e quanto è in esse rappresenta una lezione esemplare per l'umanità, perché in modo decisivo si educhi a rifiutare il male e scegliere il bene. Ma allo stesso tempo le coppe permetteranno all'ira di Dio di esaurirsi! Un giudizio che apre ad una nuova immagine di Dio, ad una nuova relazione con lui, più consapevole, più adulta. All'insegna della misericordia senza fine. Il cantico contenuto nella lettura di oggi esprime e celebra la gioia di potersi riconoscere in un Dio onnipotente, le cui opere sono grandi e mirabili. Una altra versione del magnificat di Maria, che proclamato, continua ad educarci alla nuova immagine di Dio rivelata da Cristo.
Signore, fa' che il nostro agire non sia dettato da rabbia e paura, ma solo da amore. Da quell'amore che nasce in noi conoscendo te... unico vero Dio, Signore della nostra vita.
La voce di una mistica
Nel momento del giudizio la cortina viene tirata da lato: tutto ciò che era nascosto si svela ora in una trasparenza perfetta, in una visibilità ultima e definitiva.
Adrienne von Speyr
Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it