Omelia (29-11-2016)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Lc 10,21

«Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli»

Lc 10,21


Come vivere questa Parola?

Gesù rende lode al Padre perché rivela le grandi realtà a coloro che sono umili e non presumono della loro intelligenza, ma hanno sempre la mente e il cuore aperti al mistero divino. La fede aiuta la nostra intelligenza a non chiuderci nel nostro mondo terreno e materiale, ma ci apre alle infinite altezze e agli immensi spazi del mondo spirituale.

Gesù è l'unica via per arrivare al Padre e solo Lui può condurre l'uomo alla verità e alla gioia di stare con Dio per sempre.

Accettare il mistero divino non è abdicare o sminuire la propria intelligenza, ma accettare la presenza del divino nella nostra vita umana, lasciare che la luce divina si riverberi nella nostra mente e la illumini in pienezza. Accogliere la Parola divina è allo tempo mettersi all'ascolto e realizzare il messaggio evangelico.


La voce si S. Giovanni Paolo II

"La fede e la ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano s'innalza verso la contemplazione della verità. E Dio ad aver posto nel cuore dell'uomo il desiderio di conoscere la verità e, in definitiva, di conoscere Lui perché, conoscendolo e amandolo, possa giungere anche alla piena verità su se stesso".

Dall'enciclica "Fides et ratio"


D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it