Commento su Mt 9,27
Due ciechi lo (= Gesù) seguivano urlando: «Figlio di Davide, abbi pietà di noi».
Mt 9,27
Come vivere questa Parola?
Due poveri ciechi chiedono a Gesù con tutto il loro cuore - e la loro voce! - di aver pietà di loro e quindi, concretamente, di guarirli. Essere ciechi in senso fisico ci impedisce di vedere la realtà delle cose, la loro bellezza e il loro splendore, ma anche - per chi è cieco in senso spirituale - nella loro bellezza celeste e trascendente.
Gesù, sempre buono e potente come salvatore, esaudisce la loro pressante richiesta e restituisce loro la vista, che li inserirà più pienamente nella vita familiare e sociale.
Riavere la vista dunque ci apre alla gioia e al fascino di uno sguardo nuovo e armonico, alla condivisione e compartecipazione di una esistenza ispirata alla letizia e all'amore.
In questo periodo di Avvento, anche noi siamo chiamati a stimolare il nostro sguardo su Gesù, a considerarlo come nostro unico Salvatore e amico, compagno di viaggio della nostra vita verso le dimore celesti.
Signore, fa' che anch'io possa avere la gioia di fissare il mio sguardo sereno e puro sulla tua persona e soprattutto possa realizzare nella mia vita la carità verso tutti.
La voce di Papa Francesco
"Gesù effonde la sua misericordia su tutti coloro che incontra: li chiama, li fa venire a sè, li raduna, li guarisce, li illumina, creando un nuovo popolo che celebra le meraviglie del suo amore misericordioso".
Udienza Generale del 15 giugno 2016
D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it