Commento su Mt 9, 36
«Vedendo le folle ne sentì compassione»
Mt 9, 36
Come vivere questa Parola?
Oggi ricordiamo s. Francesco Saverio, apostolo delle Indie (ove si recò nel 1542) e poi del Giappone, poi voleva spingersi fino in Cina, ma nel 1552, prima di arrivarvi, morì nell'isola di Sanchian. Coraggioso, dinamico e intraprendente, animato dallo zelo apostolico e incurante delle difficoltà e dei pericoli, era spinto da un grande amore verso Dio e il popolo che da lui attendeva la predicazione e la testimonianza del messaggio evangelico. Nella preghiera e nell'unione con Dio, egli attingeva la forza e l'entusiasmo per la sua missione apostolica: infatti per trasmettere il Vangelo, bisogna prima di tutto averlo assimilato e averlo realizzato nella propria vita personale.
Ha concretizzato pienamente il compito della Chiesa: annunciare il vangelo e testimoniarlo nella vita quotidiana, andare agli altri, recarsi nelle "periferie", compiere concrete opere di carità a favore dei più poveri, essere coscienza critica della società.
Tutto questo dinamismo è possibile se ci apriamo alla conoscenza e all'amore di Dio e alle persone umane, soprattutto nei fratelli e sorelle più bisognosi, vediamo l'"immagine di Dio", le rispettiamo e le valorizziamo pienamente.
Infiammami, o Signore, dello zelo apostolico, perché, vincendo ogni paura ed esitazione, possa offrire una testimonianza viva del mio cristianesimo
La voce di Francesco Saverio
Termino così pregando Cristo nostro Signore perché, avendoci unito in questa vita per la sua infinita misericordia, ci porti dopo la morte alla Sua santissima gloria.
Lettera del 20 settembre 1542 al padre Ignazio di Loyola
D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it