Omelia (25-12-2016)
don Nazareno Galullo (giovani)
E se dicessimo: buon Natale di Gesù?

Oggi, senza girarci attorno, mi chiedo e VI chiedo: ma chi è Gesù per te?

Sì, perché sono andato un po' alla ricerca del significato della genealogia e sinceramente mi sono perso tra personaggi particolari, alcuni anche magari non proprio "stinchi" di santi, alcuni figli di sola madre (l'unica certezza d'altronde!) e così via. E mentre leggevo tutti quei nomi ho chiuso gli occhi e iniziato una riflessione ad occhi chiusi e pensavo che...e mi sono addormentato. Sono diventato nel sogno un giovane: avevo 25 anni di meno e pensavo e ripensavo alla riflessione sulla genealogia di Gesù, al Natale, e scrivevo che più che dalla genealogia, che pure ha un suo senso se appunto ha dato il "nome a Gesù", voglio invece dare a questa domanda una risposta vera, il più vero possibile per me. Sì, per me, per te, perché non posso pretendere che Gesù sia davvero per tutti. Non posso, a questo punto della storia, pensare che Gesù sia davvero "nato per tutti". Mi spiego: io credo, nella fede, che Egli è nato per tutti, per tutta l'umanità, ma che tutta l'umanità lo creda o debba obbligatoriamente crederlo non è scritto da nessuna parte.

D'altronde ognuno è libero di scegliere la sua fede, libero di credere e non credere, libero di accettare Gesù nella sua vita o no.

E poi, che senso ha dover imporre a tutti una fede, ma come credere alla nascita da una vergine, la vergine Maria. Ma si può credere oggi a queste fantasie, una nascita così. Giuseppe che non parla, i sogni, la fuga in Egitto: ma sarà vero? Il Nastale...

I miei pensieri, nel sonno, erano questi. Di colpo mi sono svegliato e ho guardato l'orologio: sono le 22, devo prepararmi, devo andare al pub con gli amici stanotte per stappare lo spumante a mezzanotte e augurare a tutti un "buon Natale": una festa cristiana, strana, perché non tutti quelli che si scambiano gli auguri sono cristiani. Ma che senso ha tutto questo?

E ripensavo a questo sogno: la genalogia, la fede libera, nessuno può obbligare qualcuno a credere in Gesù, gli auguri che devo fare! Stop, mi sono detto! Devo fare gli auguri??? Devo dire Buon Natale??? Ma che senso avrà questo augurio se dove andrò a festeggiare la mezzanotte nessuno è cristiano; ma io stesso che cristiano sono? Potrò augurare buon Natale? Che vuol dire fare gli auguri di Natale se non per il fatto che Gesù è nato?


Carissimi amici e amiche, mi sono preso questa licenza di "entrare nella mente" di qualcuno per smascherare almeno uno dei tanti inganni di questo mondo. Se mi giro attorno, guardo la tv, leggo i tanti messaggini su whatsApp, vado per negozi, ascolto la radio, navigo su Internet, leggo dappertutto buon Natale, auguri, Natale di felicità, Natale di pace!

E però, è il NATALE (=nascita) di Gesù: quanta responsabilità abbiamo nello scambiarci gli auguri. Se per assurdo tutti sentissero l'obbligo di cambiare il modo di far gli auguri da "BUON NATALE" a "BUONA NASCITA DI GESU'", credete che sarebbe diverso? Eppure buon Natale vuol dire implicitamente "di Gesù".

Io vi invito a rendere esplicito questo augurio, a stringere mani e dare baci e abbracci dicendo: BUON NATALE DI GESU' a quelli che incontrate. Alcuni vi guarderanno storto, ma sappiate che la verità è che Gesù è venuto nel mondo ed oggi noi celebriamo la sua nascita, il suo Natale.


Buon Natale di Gesù a tutti. da don Nazareno.