Omelia (01-01-2017)
padre Paul Devreux
Commento su Luca 2,16-21

Come abbiamo visto nella notte di Natale, i pastori, che sanno che di loro si pensa solo del male e per cui sono convinti di essere considerati maledetti anche da Dio, si meravigliano tantissimo del fatto che gli angeli gli annunciano un Dio che li ama e che viene per aiutarli e non per condannarli.

Perciò vanno in fretta a vedere se è vero, come chi ha appena ricevuto una gran bella notizia. Si sono messi in cammino per andare alla grotta, come posso fare anche io.

Quando arrivano trovano Gesù con Maria e Giuseppe; nulla di straordinario, se non quello che è stato detto loro e che riferiscono: questo Dio non è come pensavamo. Questo bambino ci sta rivelando un volto di Dio totalmente nuovo. Non giudica, non castiga, ma ama l'uomo e si adopera per renderlo giusto e felice.

Tutti si stupiscono, tutti, compreso Giuseppe e Maria. E già! Cosa si aspettavano loro? E Maria, perché è venuta fino a Betlemme in queste condizioni? Le documentazioni che abbiamo dicono che i censimenti riguardavano i capi famiglia, che dovevano dichiarare cosa possedevano in beni e persone. Per Giuseppe è un fatto di prestigio andare fino a Betlemme per farsi censire nella città di Davide, ma la presenza di Maria non è necessaria.

Tutto questo mi fa pensare che hanno desiderato che questo figlio così speciale nascesse a Betlemme. Forse conoscevano anche loro la profezia di Michea 5 che dice:

"E tu Betlemme, terra di Giuda,

non sei davvero il più piccolo capoluogo di Giuda:

da te uscirà infatti un capo

che pascerà il mio popolo, Israele".

Sanno che è un bambino speciale, un dono di Dio, e allora il Signore se vuole che si sappia, a chi lo farà sapere? Come si rivelerà l'eccezionalità di questo bambino? Tutto si aspettavano tranne che di vedersi arrivare i pastori poveri e disprezzati. Sentirsi raccontare questa rivelazione da loro anziché da una delegazione di sacerdoti venuti dal Tempio è stato certamente scioccante, ma poi illuminante.

Il Dio forte in battaglia, che punisce i cattivi e esalta i giusti, sta già crollando per lasciare spazio al Dio Padre di Gesù Cristo.