Commento su 1 Gv. 1,3
"Quello che abbiamo veduto e udito noi lo annunciamo anche a voi, perché anche voi siate in comunione con noi. La nostra comunione è con il Padre con il Figlio Suo Gesù Cristo".
1 Gv. 1,3
Come vivere questa Parola?
Nella sua prima lettera il discepolo "che Gesù amava" di un amore di predilezione (era un giovane profondo e semplice nello stesso tempo) ci consegna una prova importante che rafforza la nostra Fede.
Nel suo Vangelo infatti è narrato come fu il primo ad arrivare al sepolcro. Immediatamente dopo di lui poté costatare che il crocifisso lì deposto non c'era più.
Ecco, la prova della Risurrezione diventa irripetibile anche per questo testo della Sacra scrittura in cui chi parla è testimone fedele e profondamente unito al Suo Maestro, del tutto lontano dalla trilogia di chi ha lordi interessi per mentire.
Gesù, grazie perché, nella schiera dei Santi che arricchisce la nostra vita spirituale, hai voluto che ci fosse San Giovanni: giovane limpido con acqua di fonte, ardente come il fuoco.
Dammi di essere un po' come lui e dunque capace ovunque di testimoniare Te e il Tuo Vangelo.
La voce un biblista
Per essere testimone, basta aver visto il Signore realmente vivo, al di là della morte.
Testimoniare non equivale a dare buon esempio. Questo è certamente utile, ma la testimonianza è un'altra cosa. La può dare solo chi è passato dalla morte alla vita, chi può confermare che la sua esistenza è cambiata e ha acquistato un senso da quando è stata illuminata dalla luce della Pasqua, chi ha fatto l'esperienza che la fede in Cristo dà senso alle gioie e ai dolori e illumina i momenti lieti e quelli tristi.
Don Fernando Armellini. S. Sacro Cuore di Gesù
Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org