Commento su 1 GV 3, 11
«Figlioli, questo è il messaggio che avete udito da principio: che ci amiamo gli uni gli altri. Non come Caino, che era dal Maligno e uccise suo fratello. E per quale motivo l'uccise? Perché le sue opere erano malvagie, mentre quelle di suo fratello erano giuste».
1 GV 3, 11
Come vivere questa Parola?
Gesù è venuto a portare la novità. Una novità eterna, sempre esistita. Una novità non colta, non capita dalle persone, dalla storia. Un messaggio semplicissimo: amatevi. La storia invece si riassume simbolicamente nell'esperienza di Caino: il prescelto, l'amato che volta le spalle a questo invito e sceglie di non amare. Scagliandosi contro il fratello. Un messaggio che prevale sul primo e si diffonde. Quel non amore che sottintende devasta ogni relazione ancora oggi. Assumendo proporzioni inaccettabili. Le guerre, di cui siamo sopiti testimoni, prolungano l'anti novità e non danno spazio all'unico messaggio che varrebbe la pena di ascoltare. Così si moltiplicano le Aleppo, le Mosul, le guerre tribali, le faide familiari, le presunte guerre di religione. Rendendo difficili anche nei nostri micro microcosmi le relazioni all'insegna dell'amarsi. Quando non c'è vero e proprio odio c'è indifferenza, freddezza.
Il cuore del messaggio cristiano non è ancora arrivato nemmeno a tanti che si dicono evangelizzati: amatevi gli uni gli altri, amate il vostro nemico. La storia della salvezza ha bisogno ancora di molte pagine per essere descritta con completezza. E la novità del messaggio di Gesù rimane sempre troppo nuova!
Signore, fa' che ci sforziamo in grande e in piccola misura a conoscere e riconoscere questa novità del tuo messaggio. Aiutaci ad amare sul serio, mettendo da parte ogni forma di divisione, di opposizione, di sciocco opporsi l'un l'altro.
La voce papa Francesco, giorno di Natale 2016
Il mio primo appello è per la Siria. Pace agli uomini e alle donne nella martoriata Siria dove troppo sangue è stato sparso, soprattutto ad Aleppo, teatro nelle ultime settimane di una delle battaglie più atroci. È quanto mai urgente che si garantiscano assistenza e conforto alla stremata popolazione civile, rispettando il diritto umanitario. Le armi tacciano definitivamente e la comunità internazionale si adoperi attivamente perché si raggiunga una soluzione negoziale e si ristabilisca la convivenza civile.
Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it