Commento su Mc 2,10
«Il Figlio dell'uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra»
Mc 2,10
Come vivere questa Parola?
Nelle difficoltà e nelle sofferenze della vita, Gesù è sempre presente con la sua bontà e la sua onnipotenza: di fronte ad un povero paralitico, impossibilitato a muoversi, e di fronte alla grande fede dei portatori (che scoperchiano il tetto della casa pur di metterglielo davanti) Egli anzitutto lo "guarisce" nell'anima, donandogli il perdono dei peccati. I presenti di scandalizzano, perché solo Dio ha questo potere: se dunque Gesù se lo attribuisce, vuol dire che anche lui è Dio. A dimostrazione poi di questo suo potere guarisce anche il corpo del paralitico, il quale può così riprendere a camminare tornare a casa sua.
Si può applicare anche alla Chiesa questa volontà di guarire la paralisi indotta dai nostri peccati soprattutto attraverso il sacramento della penitenza e della riconciliazione: dopo aver ricevuto questo sacramento l'uomo può riprendere a camminare sulla via della evangelica della santità e della perfezione.
O Signore, ti ringraziamo per la tua immensa bontà nel soccorrere le persone in difficoltà sia materialmente sia spiritualmente.
La voce dal catechismo della Chiesa cattolica, n. 983
Cristo, che è morto per tutti gli uomini, vuole che, nella sua Chiesa, le porte del perdono siano sempre aperte a chiunque si allontani dal peccato.
cf Sant'Agostino, Sermo 213, 8, 8: ed. G. Morin, Sancti Augustini sermones post Maurinos reperti [Guelferbytanus 1, 9]: (Roma 1930) p. 448 (PL 38, 1064).
D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it