Omelia (23-01-2017)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Mc 3, 24-27

«Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito».

Mc 3, 24-27


Come vivere questa Parola?

Il Vangelo odierno ci parla di Satana, il "Divisore" (diàbolos), della sua "casa divisa in se stessa". Parlare correttamente del diavolo porta a parlare dell'assoluta centralità di Cristo per vincere la divisione. Satana è più forte dell'uomo, ma Cristo è certamente "il più forte". La vita e l'azione di Gesù si collocano nella prospettiva di questo duello tra due mondi opposti, la cui posta è, in definitiva, la salvezza integrale dell'uomo. È il Cristo "Vittorioso". Se Gesù scaccia i demoni, è in virtù dello Spirito di Dio che li scaccia, e ciò è prova che il Regno di Dio è venuto.

Gesù parla della casa di Satana e formula questo principio: «Se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi». Così è anche per la nostra Chiesa di oggi. Dobbiamo tutti impegnarci seriamente per l'Unità della Chiesa e pregare perché essa si realizzi sempre di più anche nel nostro tempo.

Stiamo vivendo proprio in questi giorni l'annuale "Settimana di preghiere per l'unità dei cristiani" (18-25 gennaio), che quest'anno ha per tema: «L'amore di Cristo ci spinge verso la riconciliazione» (cfr. 2Cor 5,14-20). Il brano paolino, insieme all'apposito sussidio che raccoglie i vari testi di commento, è stato preparato quest'anno dal Consiglio della Chiesa Evangelica di Germania (EKD) in occasione del cinquecentesimo anniversario della Riforma luterana (1517). Dopo ampi dibattiti, si è trovato un accordo sul modo di celebrare ecumenicamente tale evento: farne una "Celebrazione di Cristo". Se infatti l'attenzione viene posta su Gesù Cristo e la sua opera di redenzione quale centro della fede cristiana, allora tutti i cristiani delle diverse confessioni possono partecipare a tale celebrazione. Il testo paolino scelto, teologicamente assai denso, evidenzia che la riconciliazione è un dono gratuito che viene da Dio e coinvolge tutta la creazione. Quale risultato dell'azione di Dio, il cristiano, che è stato riconciliato in Cristo, è chiamato personalmente a proclamare questa riconciliazione con le parole e con la vita. Il mondo odierno ha un bisogno estremo di testimoni autentici di riconciliazione, che facciano cadere le barriere e i muri che ci separano, costruiscano ponti, stabiliscano la pace e instaurino nuovi stili di vita e di comunione. Uno di questi testimoni privilegiati è certamente il nostro Papa Francesco, che nei nostri giorni ha impresso nuovo impulso e vigore ad cammino ecumenico, soprattutto con la storica visita alla Chiesa luterana di Lund in Svezia.


La voce della preghiera

"O Dio misericordioso, per amore

tu stringesti un'alleanza con il tuo popolo.

Donaci la forza di astenerci da

ogni forma di discriminazione.

Fa' che il dono della tua alleanza di amore

ci riempia di gioia e ci ispiri ad una maggiore unità.

Per mezzo di Gesù Cristo, risorto per noi,

che vive e regna per tutti i secoli dei secoli. Amen

Da Settimana di Preghiera per l'Unità dei cristiani 18-25 gennaio, 2017. Paoline editoriale libri, p. 72


Don Ferdinando Bergamelli SDB - f.bergamelli@tiscali.it