Commento su Mc 8, 12-13
«Perché questa generazione chiede un segno? In verità io vi dico: a questa generazione non sarà dato alcun segno». Li lasciò, risalì sulla barca e partì per l'altra riva.
Mc 8, 12-13
Come vivere questa Parola?
Riprendiamo la lettura del vangelo di Marco e ci troviamo con Gesù alle prese con la folla. La folla, sempre un po' matta e volubile, vuole un segno. Implora quello che ha già senza rendersi conto che ciò che manca è la sua disponibilità ad imparare a discernere. Spesso anche noi cerchiamo quello che è già a nostra disposizione, per una sciocca inclinazione al magico, al sorprendente. Che in altre parole potrebbe essere il facile, quello che arriva senza fatica, già pronto all'uso.
L'amore, il futuro, la vocazione, ciò che dà speranza ed è giusto non piovono dal cielo in pacchetti preconfezionati con indirizzo e destinatario. Sono le dimensioni fondamentali della vita che si costruiscono, interpretando ogni giorno la propria responsabilità, con intelligenza, immaginazione e anche tanta fatica. In uno stato di continua ricerca di Dio e delle sue manifestazioni, impegniamo tutto noi stessi a dare risposte coerenti con la sua rivelazione. Risposte a volte lineari, a volte dirompenti, che ci obbligano a infrangere la legge, le regole più care e antiche.
Signore, la nostra generazione guardi al mondo attraverso te, diventando capace di scelte coraggiose che si staccano dal semplice replicare il passato e generano risposte profetiche.
Una voce senza nome
Qualcuno sceglie di vivere come può. Qualcun altro come deve. E poi c'è chi decide di vivere come crede... ma per quello ci vuole "coraggio".
Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it