Commento su Mc 8,34
Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita per causa mia e del Vangelo, la salverà.
Mc 8,34
Come vivere questa Parola?
Un invito collettivo alla sequela. Gesù chiama tante volte singole persone. Qui rivolge un invito collettivo e ne dà sia il metodo che le motivazioni. Pone la sequela come scelta: "se qualcuno vuol venire dietro a me...". La vocazione non è un capestro, un obbligo da accettare supinamente. È una scelta, esprime una volontà. Chiede un metodo, azioni da compiere subito e continuamente: rinnegare se stessi, prendere la croce e andare dietro lui. In altre parole: smetterla di mettersi al centro, farsi carico, prendersi cura di chi e di che cosa ci sta intorno e imitare Gesù. Questa sequela capovolge i criteri normali di impostazione della vita; trattenerla, attaccarsi ad essa vuol dire allontanarsi da Gesù. Rinunciare ad essa, mettere le soddisfazioni che essa può portare in secondo piano, significa avvicinarsi a Gesù.
Signore, ti consegniamo la nostra presunzione, il nostro egocentrismo. Aiutaci a sceglierti autenticamente, a seguirti con amore.
La voce di un martire
Dio è vicino a ciò che è piccolo, ama ciò che è spezzato. Quando gli uomini dicono: «perduto», egli dice: «trovato»; quando dicono «condannato», egli dice: «salvato»; quando dicono: «abietto», Dio esclama: «beato!».
Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it