Omelia (23-02-2017)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento Mc 9,50

«Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri»

Mc 9,50


Come vivere questa Parola?

Oggi celebriamo la memoria di san Policarpo, che fu discepolo dell'evangelista s. Giovanni, nominato vescovo di Smirne (attuale Izmir, Turchia), dove accolse sant'Ignazio avviato a Roma per il martirio. Con papa Aniceto si accordò per la data della Pasqua (in modo che fosse celebrata nello stesso giorno in Oriente e Occidente). All'età di ottantasei anni fu martirizzato sul rogo (23 febbraio 155).

Il racconto che attesta la sua passione è il più antico documento sul culto dei martiri. La sua preghiera sul rogo è come un prolungamento della liturgia eucaristica. Sono molto significative le parole che disse al momento del martirio: "Sono ottantasei anni che lo (= Cristo) servo e non mi ha mai fatto alcun torto: come potrei bestemmiare il mio re e salvatore? (Mart. Polyc., 9,3), Era stato definito dagli stessi pagani il maestro dell'Asia, il padre dei cristiani, il distruttore dei nostri dèi (Mart. Polyc., 12,2).

S. Policarpo è stato per il suo popolo il "sale" che ha dato sapore a tutto il suo ministero pastorale ed un esempio sublime di fedeltà al vangelo di Cristo fino alla testimonianza con il martirio.


O Signore, dammi la forza di essere tuo fedele testimone sull'esempio di san Policarpo


Dagli scritti di s. Policarpo

"Seguite l'esempio del Signore, forti e irreprensibili nella fede, pieni di amore verso i fratelli, caritatevoli gli uni verso gli altri,[1] uniti nella verità, gareggiando gli uni con gli altri nella mansuetudine del Signore, senza disprezzare nessuno. 2. Quando potete fare del bene, non vogliate differirlo".

dalla lettera di s. Policarpo ai Filippesi 10,2


D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it