Omelia (08-12-2003)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
"Allora Maria disse: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto".

Come vivere questa parola?
Quando Maria pronuncia queste parole è già avvenuto un dialogo tra Lei e l'Arcangelo Gabriele, rivelatore a Lei del disegno meraviglioso dell'Incarnazione del Verbo, che Dio ha voluto passasse anche attraverso la sua piccolezza. E di questa sua piccolezza tutto parla nel Vangelo. L'ambiente è la stanza di una casa come tante, il tempo è la ferialità di un giorno qualsiasi. Tutto è all'insegna della semplicità. Ed è semplice, del tutto normale, anche il comportamento di questa ragazza ebrea. A contatto con l'inaudito messaggio dell'Arcangelo che trascende ogni sua precedente esperienza, c'è dapprima il turbamento. L'Arcangelo la rincuora: "Non temere, Maria". Ma ciò che le dice: "Concepirai un Figlio (...)sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo", provoca in Lei forte perplessità. E Lei ne esprime il motivo: "Come avverrà questo?". Non c'è in Maria un'obbedienza avulsa dalle dinamiche del suo ragionare. Non conosce sessualmente Giuseppe né altri. Come dunque potrà diventare "madre"? Ma l'Angelo l'afferra portandola più in alto, oltre la ragione, nel Mistero dello Spirito Santo che scenderà su di Lei, e del Padre che proprio sulla sua piccolezza stenderà l'ombra della sua onnipotenza. E al suo trepido interrogare Dio concede un segno: la vecchia cugina sterile avrà un figlio "perché nulla è impossibile a Dio". Tutta la vicenda di Maria, il suo dramma, va verso questa Parola di luce. E' detta per Lei ma anche per noi. Metterci come Maria a servizio del progetto di Dio che è salvezza, è possibile, è anzi entusiasmante. Perché l'onnipotenza di Dio è pur sempre a servizio. E di che cosa se non della sua volontà di salvarci?

Nel mio rientro al cuore, oggi chiedo allo Spirito di svelarmi l'obbedienza della fede che fa di Maria la serva divenuta in Cristo e con Cristo regina dei salvati.

O Maria, in Te concepita senza peccato, il male non ha trovato mai esca. Eppure tu sei nostra sorella nei chiaroscuri della fede. Aiutaci a credere alla Parola. Sì, Dio è l'Onnipotente Amore che salva e con Te noi vogliamo pienamente fidarci di Lui nel "sì" al suo progetto.

La voce di una contemplativa contemporanea
Maria, / fiore della veta / ultima, eccelsa, / dove il dolore e la gioia / si stemprano / nello stesso palpito / d'aurore verginali, / nuove ogni giorno / in grembo all'infinita creatività / materna / dell'Amore
Anonimo