Omelia (26-04-2017)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Gv 3, 19-21

"E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

Gv 3, 19-21


Come vivere questa Parola?

La Luce è tra noi, è Gesù presente sempre e ci scopre le nostre opere, ma a volte ci sono quelli che resistono al bene e cercano le tenebre perché non sopportano la bellezza della verità.

Per far scomparire le ombre ci sono solo due possibilità, o si diviene totalmente tenebre in modo che le ombre non si vedono più, o si diventa luce.

Essere luce vuol dire accogliere Gesù e la sua verità: "Chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio".

Secondo il modo comune di intendere della nostra cultura occidentale, la verità è una nozione da apprendere intellettualmente. Per il mondo biblico invece, e in particolare per Giovanni e Paolo, la verità di Dio, non è tanto da conoscere, ma da fare, cioè è il piano salvifico di Dio da accogliere nella propria vita e da costruire insieme con Lui.


Signore, fammi luce, fammi verità, io lo voglio ma solo con Te posso vivere pienamente, veramente, illuminando le ombre della mia vita.


La voce di Papa Benedetto XVI°

"Annunciando il Vangelo, potrete donare la Parola capace di illuminare e dare significato al lavoro dell'uomo, alla sofferenza degli ammalati, e aiuterete le nuove generazioni a scoprire la bellezza della fede cristiana. Sarete, in tal modo, diaconi della Verità che rende liberi, e condurrete gli abitanti di questa città ad incontrare Gesù Cristo. Accogliere il Redentore nella propria vita è per l'uomo fonte di una gioia profonda, una gioia che può donare la pace anche nei momenti di prova. Siate, dunque, i servitori della Verità per essere portatori della gioia che Dio vuole donare ad ogni uomo".

L'ESORTAZIONE DI BENEDETTO XVI AI DIACONI PERMANENTI DELLA DIOCESI DI ROMA. 18 febbraio 2006.


suor Victoria Rivera Diaz - vickyfma@hotmail.com