Commento su Gv. 6, 5-7
«Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cos'è questo per tanta gente?».
Gv. 6, 5-7
Come vivere questa Parola?
Ancora nella gioia della Pasqua, Gesù ci dona la gioia del pane consegnato alle moltitudini.
Di fronte alla fame di tanti Gesù confronta ai suoi discepoli. Cosa possiamo fare? Ci sono tante difficoltà per saziare la moltitudine. Filippo e Andrea hanno diversi modi di reagire.
Filippo invece di vedere con gli occhi della fede, guarda con gli occhi del sistema, fa l'analisi, si lamenta ma non sa offrire nessuna alternativa di soluzione.
Andrea, da parte sua, trova un ragazzo che offre cinque pani e due pesci. Tutti e due pensano: ma cosa è questo per tanta gente, ma o per fede o per pazzia lo consegnano a Gesù.
Il grande miracolo della moltiplicazione dei pani celebra la vita donata di Gesù, la generosità del ragazzo, la pazzia di Andrea, insieme a Gesù, loro si fanno Eucaristia e con Lui si offrono per i fratelli.
Gesù, insegnami a fidarmi di te, Tu conosci quel che sono e quel che tengo, prendi tra le tue mani il dono della mia vita e fammi pane per gli altri.
La voce Papa Francesco
«Gesù ragiona secondo la logica di Dio, che è quella della condivisione. Quante volte noi ci voltiamo da un'altra parte pur di non vedere i fratelli bisognosi! E questo guardare da un'altra parte è un modo educato per dire, in guanti bianchi, "arrangiatevi da soli". E questo non è di Gesù: questo è egoismo. Se avesse congedato le folle, tante persone sarebbero rimaste senza mangiare. Invece quei pochi pani e pesci, condivisi e benedetti da Dio, bastarono per tutti. E attenzione! Non è una magia, è un "segno": un segno che invita ad avere fede in Dio, Padre provvidente, il quale non ci fa mancare il "nostro pane quotidiano", se noi sappiamo condividerlo come fratelli».
4 agosto 2004
suor Victoria Rivera Diaz - vickyfma@hotmail.com