Omelia (16-05-2017)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Gv. 14,27

«Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi»

Gv. 14,27


Come vivere questa Parola?

Queste parole dette da Gesù fanno parte del discorso d'addio dell'Ultima Cena: sono un po' il suo testamento spirituale. Gesù prepara i suoi discepoli a vivere il futuro, quando Lui non sarà più fisicamente in mezzo a loro e verrà un altro "Consolatore (il Paraclito, lo Spirito Santo) e porterà la pace come grande dono.

La pace non è solo assenza di guerra, non è solo frutto di compromessi, ma è fondamentalmente l'insieme dei beni messianici, la serenità e la gioia della concordia e del rispetto reciproco.

Una pace che nasce dal sacrificio di Cristo sulla croce e dalla gioia della risurrezione e che si diffonde tra le persone che incarnano il messaggio di Cristo


O Signore, fa' che tutti gli uomini si ritrovino uniti nella concordia e nella pace.


La voce dalla liturgia della Messa

«Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi Apostoli: "Vi lascio la pace, vi do la mia pace", non guardare ai nostri peccati, ma alla fede della tua Chiesa, e donale unità e pace secondo la tua volontà. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli». Amen.

Dal Messale Romano, preghiera dopo l'embolismo al Padre Nostro


D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it