Commento su Gv. 14,27
«Vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi»
Gv. 14,27
Come vivere questa Parola?
Queste parole dette da Gesù fanno parte del discorso d'addio dell'Ultima Cena: sono un po' il suo testamento spirituale. Gesù prepara i suoi discepoli a vivere il futuro, quando Lui non sarà più fisicamente in mezzo a loro e verrà un altro "Consolatore (il Paraclito, lo Spirito Santo) e porterà la pace come grande dono.
La pace non è solo assenza di guerra, non è solo frutto di compromessi, ma è fondamentalmente l'insieme dei beni messianici, la serenità e la gioia della concordia e del rispetto reciproco.
Una pace che nasce dal sacrificio di Cristo sulla croce e dalla gioia della risurrezione e che si diffonde tra le persone che incarnano il messaggio di Cristo
O Signore, fa' che tutti gli uomini si ritrovino uniti nella concordia e nella pace.
La voce dalla liturgia della Messa
«Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi Apostoli: "Vi lascio la pace, vi do la mia pace", non guardare ai nostri peccati, ma alla fede della tua Chiesa, e donale unità e pace secondo la tua volontà. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli». Amen.
Dal Messale Romano, preghiera dopo l'embolismo al Padre Nostro
D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it