Commento su Gv 16, 5-7
"Ora però vado da colui che mi ha mandato e nessuno di voi mi domanda: «Dove vai?». Anzi, perché vi ho detto questo, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Ma io vi dico la verità: è bene per voi che io me ne vada, perché, se non me ne vado, non verrà a voi il Paràclito; se invece me ne vado, lo manderò a voi"
Gv 16, 5-7
Come vivere questa Parola?
Gesù non dice che muore, dice che se ne va e il suo andarsene è un ritorno al Padre che l'ha inviato. Solo andandosene ci riapre la strada della comunione con il Padre e ci può consegnare la pienezza del suo amore: ci può consegnare lo Spirito. I discepoli non hanno il coraggio di chiedere "dove vai?". Da tempo Gesù annunciava questo momento e già si profila all'orizzonte una consegna radicale della vita. Solo lo smarrimento prende possesso; ma Gesù rassicura: in ogni situazione è nascosto un bene più grande, una comunione più grande per un voler "rimanere sempre" insieme: l'Amore non muore!
Gesù, noi siamo fatti di terra, siamo attaccati a ciò che vediamo, percepiamo, tocchiamo. I distacchi ci fanno paura e sentirci dire che "te ne vai", ci smarrisce. Aiutaci a fidarci di Te e a credere che la vita non è solo quello che teniamo sotto controllo, noi siamo anche "altro". Aiutaci a fidarci, Signore!
La voce di S. Agostino
"E' bene per voi che vi venga sottratta la presenza fisica, affinché mi possiate cercare e amare di un amore più libero e più maturo. Così crescerete e non rimarrete bambini."
Commento al Vangelo di San Giovanni, omelia 94
suor Monica Gianoli FMA - mogianna@libero.it