Omelia (25-03-2005) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento Giovanni 18,1- 19,42 Dalla Parola del giorno Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa. Come vivere questa Parola? In questo venerdì santo in cui la liturgia ci offre in lettura meditativa il racconto della Passione, ci soffermiamo su questo nucleo narrativo importante. È appena stato detto come la soldataglia si spartiva le vesti del Divino Paziente. Però la tunica, tessuta da mani esperte senza cuciture, hanno deciso di sorteggiarla. Si tratta della tunica confezionata da una delle quattro donne che sono lì, ai piedi di Gesù morente. Da Maria, sua Madre? Immediatamente dopo quello che qui è narrato c'è quel dire, da parte di Cristo, "ho sete" e il venir abbeverato d'aceto. Poi la Parola dell'estremo "compimento". "Tutto è compiuto". Sì, tutto il succedersi di eventi in cui sempre e solo è venuta dipanandosi una storia di Salvezza. voluta dal Padre, attuata dal Figlio, nello Spirito Santo. Una storia d'amore e di dolore. Di dono fino all'estremo limite. Così capiamo che l'ultimo atto dello spogliamento e del donarsi è proprio quella consegna della Madre a Giovanni. Alla Chiesa nascente. A ciascuno di noi. Sì, la Chiesa - Corpo Mistico di Gesù – proprio di una mamma aveva bisogno. Così ha gran peso quel narrare che Giovanni "la prese in casa sua". È un prendere, in Maria, il "femminile" col suo potenziale di tenerezza e d'intuizione, col suo aiuto a proteggere e a far crescere – nella Chiesa nascente – la riflessione meditativa, l'interiorità, la preghiera. Non a caso, nel Cenacolo, l'attesa orante dello Spirito Santo avverrà attorno a Maria, la Madre. Oggi, nella mia pausa contemplativa, accanto alla croce di Gesù, chiedo a Lui di approfondire il senso del dono di Maria e della sua presenza discreta, vigile e materna nella Chiesa e accanto a me. Signore, sto ai tuoi piedi accanto a tua Madre. Fa' che la percepisca sempre Mamma e Aiuto della mia vita inte-riore nella casa del cuore. La voce di un profeta del ventesimo secolo Donna dell'eclissi totale, accresci le nostre riserve di coraggio. Raddoppia le nostre provviste di amore. Alimentaci le lampade della speranza. E fa' che nelle frequenti carestie di felicità che contrassegnano i nostri giorni, non smettiamo di attendere con fede colui che verrà finalmente a "mutare il lamento in danza e la veste di sacco in abito di gioia" don Tonino Bello |