Omelia (04-06-2017)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Gv 20, 19-23

«Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».

Gv 20, 19-23


Come vivere la parola

Gesù risorto offre il dono più grande, il suo Spirito divino che scende su di noi per vivificare e sanare la nostra vita.

L'incontro con Gesù è per ognuno, come per i discepoli, motivo di gioia. Insieme a loro contempliamo Gesù che, ci mostra le proprie ferite. Non sono più le ferite del dolore, sono ferite d'amore che portano pace perché sono segno del perdono.

Ed è proprio il perdono la grande manifestazione della presenza di Dio, solo con Egli, nel suo amore, possiamo perdonare chi ci ha offeso.

Ricevere lo Spirito di Dio è avere la forza por avviare una vita vera, piena, di pace e di perdono constante, offerto a tutti. Solo così potremmo guarire e saremmo portatrici della guarigione che Gesù vuole offrire ai nostri fratelli.


Spirito Divino, scendi su di me, riempimi, fondimi, usami.


La voce di Papa Francesco

"Lo Spirito ci fa entrare in una nuova dinamica di fraternità. Mediante il Fratello universale, che è Gesù, possiamo relazionarci agli altri in modo nuovo, non più come orfani, ma come figli dello stesso Padre buono e misericordioso. E questo cambia tutto! Possiamo guardarci come fratelli, e le nostre differenze non fanno che moltiplicare la gioia e la meraviglia di appartenere a quest'unica paternità e fraternità".

Pentecoste, 15 maggio 2016


Sr Vicky