Omelia (12-06-2017)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su 2 Cor 1, 3-4

"Sia benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo, Padre misericordioso e Dio di ogni consolazione! Egli ci consola in ogni nostra tribolazione, perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in ogni genere di afflizione con la consolazione con cui noi stessi siamo consolati da Dio".

2 Cor 1, 3-4


Come vivere questa Parola?

Nella seconda lettera agli abitanti di "Corinto Paolo, dopo aver augurato "grazia e pace da Dio" ai suoi destinatari, si effonde in questa bellissima preghiera-augurio che è sempre attuale anche per noi.

A volte si cade in una fede solo consolatoria, in un pregare quasi per "convincere" Dio a fare, in certo senso, da "anestetico" alle nostre sofferenze. Ed è una critica più che mai giusta se il credente si risolve solo in uno scappar via dell'affrontare la fatica di vivere, con le inevitabili prove e sofferenze.

Però, è un fatto che della consolazione di Dio noi tutti abbiamo grande necessità. Ci è sostegno, ci apre alla speranza, ci dà di perseverare nell'amore. "Come abbondano le sofferenze di Cristo in noi - dice Paolo - così abbonda la nostra consolazione".

E siamo con la seconda delle beatitudini: "Beati gli afflitti perché saranno consolati". Siamo consolati e approdiamo a una pace e una gioia che "nessuno potrà rapire". Non solo ma diventiamo capaci di consolare gli altri.


Signore, donami la tua forza nei momenti difficili, dammi di non viverle da sola mai, ma in te


La voce di una filosofa mistica e martire

La religione in quanto fonte di consolazione è spesso un ostacolo alla vera fede, e in questo senso l'ateismo è una purificazione.


Simone Weil, Quaderni II, 1940/42 (postumo, 1953)


Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org