Come vivere questa Parola?

"Predicatori di se stessi" sono quelli che ostentano facilmente le loro capacità o meglio presumono di averne molte, gonfiando ciò che "appare" ma in sostanza non c'è. Paolo lo afferma con forza: Lui che ha fatto, della sua vita convertita al Signore, un continuo e totale servizio a Lui realizzato concretamente nel "servire" i fratelli predicando loro il Vangelo.

Davvero questo tema del "servizio" non solo è di Paolo ma connota a fondo la vita del cristiano proprio perché Cristo Gesù, Lui stesso, ha detto: "Non sono venuto per essere servito ma per servire".

Aiutami, Signore a non cadere nella retorica di un apostolato spurio. Aiutami a non presumere salendo la piccola cattedra del mio ego. E' là che sbaglio, inganno me stesso quando, come cristiano o educatore o catechista o genitore o altro, giudico la persona altrui.

Evidenziare a me stesso un errore è bene, pretendere di "predicare" presuntuosamente agli altri è sbagliato, spesso è anche ridicolo. Come quel tale che vantandosi con i propri compaesani di essere uscito dal proprio villaggio, sempre ripeteva: quando sono stato a Parigi in Francia ecc. ecc... E' diventato lo zimbello degli amici: lui che presumeva di essere il solo a sapere che Parigi è in Francia e non nel Congo.

Signore, fammi "vero" sempre: quando è piacevole e quando è scomodo. Dammi di "ridere" di me stesso quando vorrei apparire quel che non sono.

La voce un famoso cantautore Italiano

Il perbenismo interessato, la dignità fatta di vuoto, | l'ipocrisia di chi sta sempre con la ragione e mai col torto è un Dio che è morto.

Francesco Guccini

Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org