Omelia (08-12-2002) |
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L'umiltà di Maria Se diciamo che Maria è stata concepita senza macchia di peccato, noi diciamo, in altri termini, che la Madonna è stata capace di accogliere la Parola di Dio in tutta la sua pienezza. Maria è, innanzitutto, una creatura umile. L'umiltà è riconoscere che tutto quello che si è e si ha è dono di Dio. Maria è la creatura umile che al saluto dell'angelo si stupisce per il mistero di quelle parole; cioè, è consapevole del suo essere "niente" davanti a Dio. L'umiltà, dunque, è necessaria per accogliere Dio nella propria vita. Il progetto di Dio su Maria e su noi Una delle cose più difficili è entrare nelle strade di Dio, nei suoi progetti su di noi. Quando Maria sente l'angelo parlare di un bimbo che sarà grande e chiamato "Figlio di Dio", pone una domanda che sembra un dubbio: "come avverrà questo?", quasi che Maria non creda all'angelo. In effetti, la Vergine chiede a Dio di essere illuminata su quel che deve fare, sulle strade che deve percorrere. Anche noi dobbiamo interrogarci su che cosa Dio voglia da noi ed a verificare se abbiamo compresa e accettata la Sua volontà. Dio ci potrebbe anche chiedere di metterci da parte, per essere più disponibili al suo disegno. Si racconta che un missionario viaggiasse su di un treno, recitando il suo breviario. All'improvviso, dal breviario scivolò a terra un' immaginetta della Madonna e un ragazzino, seduto di fronte al missionario, raccolse l'immagine guardandola a lungo. Poi, chiese al sacerdote: "E' tua madre?". Il missionario rispose: "Sì è mia Madre!". Il ragazzino insistette: "Ma non le rassomigli affatto!". Al che il missionario rispose: "Eppure, ti assicuro, che è tutta una vita che io cerco di rassomigliarle un poco...almeno un poco." |