Omelia (12-04-2015)
Monastero Domenicano Matris Domini
Commento su 1Gv 5,1-6

Collocazione del brano

In queste domeniche di Pasqua dell'anno B ci accompagna la prima lettera di Giovanni. L'autore della lettera non dichiara mai il proprio nome, ma la tradizione antica e i contenuti della lettera ci orientano verso Giovanni apostolo ed evangelista. Sono forti infatti le somiglianze con il IV vangelo. La lettera sarebbe stata scritta poco dopo il vangelo di Giovanni ed era destinata alle comunità dell'Asia Minore, in particolare a quella di Efeso.

Nella lettera si parla soprattutto di Dio. Dio è luce, è giusto, è amore; da queste caratteristiche derivano i dettami riguardanti la vita concreta: occorre evitare il peccato, vivere la retta fede, praticare il comandamento dell'amore.

La nostra lettura comincia da un brano dell'ultimo capitolo, il gran finale, che indica in modo esplicito i temi fondamentali di tutta la lettera. Domenica prossima riprenderemo una lettura più lineare riprendendo dal capitolo 2.


Lectio

Carissimi, 1chiunque crede che Gesù è il Cristo, è stato generato da Dio; e chi ama colui che ha generato, ama anche chi da lui è stato generato.

Questo brano costituisce la parte più importante di questa lettera. La fede è la condizione fondamentale per entrare nella comunione con Dio. E' una fede che si professa in Gesù, visto come Cristo/Messia. Solo grazie alla fede anche la persona umana può entrare nella comunione di amore che c'è tra il Padre e il Figlio, esservi ammessa anch'essa come figlia.


2In questo conosciamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti.

Grazie alla fede si è ammessi ad essere figli di Dio e si è capaci di amare i propri fratelli. Anzi, l'amore per i fratelli diventa una prova dell'amore che abbiamo verso Dio. Però questo non può essere ridotto a filantropia. L'amore per i fratelli è accompagnato anche dall'osservanza dei comandamenti. E' questo un tema che ritroviamo anche nel vangelo di Giovanni.


3In questo infatti consiste l'amore di Dio, nell'osservare i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi.

Ama veramente Dio chi osserva i suoi comandamenti. Per comandamenti non intendiamo solo quelli dati a Mosè sul Sinai, ma quelli che ritroviamo nel Vangelo. Sono le guide che ci insegnano il vero bene del fratello, il vero amore verso Dio. Non sono gravosi perché non sono fini a se stessi, ma ci fanno entrare in una comunione di amore, nel conforto di una famiglia.


4Chiunque è stato generato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede.

Colui che nella fede è stato generato da Dio vince il mondo. Per mondo intendiamo tutto ciò che è ostile a Dio, tutti gli ambienti che sono chiusi a Cristo e si basano solo sulla propria autosufficienza. Gesù Cristo con la sua morte e risurrezione ci ha fatto capire che il mondo in realtà ha bisogno di Lui e che è venuto per salvarlo.


5E chi è che vince il mondo se non chi crede che Gesù è il Figlio di Dio?

Vince questa logica del mondo chi crede che Gesù è venuto da Dio, è il Figlio di Dio.


6Egli è colui che è venuto con acqua e sangue, Gesù Cristo; non con l'acqua soltanto, ma con l'acqua e con il sangue. Ed è lo Spirito che dà testimonianza, perché lo Spirito è la verità.

Qui si fa riferimento alla crocifissione di Gesù e al sangue e acqua che sono sgorgati dal suo costato trafitto dalla lancia (Gv 19,33). Il sangue ci riporta al sangue del vero Agnello, immolato per la salvezza del mondo. L'acqua è lo Spirito Santo, che ci viene donato nel mistero della Pasqua. Non c'è solo l'acqua, l'aspetto più spirituale, c'è anche il sangue, il sacrificio cruento sulla croce. Questi due aspetti sono ugualmente necessari. Senza l'aiuto dello Spirito, l'uomo non comprenderebbe il significato della morte in croce. Anche questo è un tema molto ricorrente in Giovanni, soprattutto nei discorsi di addio (capitoli 14-17).


Meditiamo

- Mi sono mai sentito in famiglia con Dio Padre e il Figlio? In quali occasioni?

- In cosa mi sembrano gravosi i comandamenti di Dio?

- In quali situazioni la mia fede ha vinto il mondo?