Omelia (22-03-2015)
Monastero Domenicano Matris Domini
Commento su Eb 5,7-9

Collocazione del brano

Nel capitolo 5 Ebrei continua a spiegare il senso del sacerdozio di Cristo. Egli non era sacerdote secondo l'ordine di Aronne, ma come Melchisedek. Eppure anche egli come uomo dovette imparare l'obbedienza, e conoscere la sofferenza. Questa lettura risulta collegata al vangelo di questa domenica in cui si parla dell'ora attraverso cui Gesù dovette passare.


Lectio

Cristo, 7nei giorni della sua vita terrena, offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito.

Nei giorni della sua vita terrena, traduce un'espressione più forte e cioè: nei giorni della sua carne. In questi versetti si pone l'accento sull'umanità del sacerdote. Per rappresentare gli uomini deve essere uno di loro: per compatire le loro miserie, deve averle condivise. L'umanità di carne è attestata in Gesù da tutta la sua vita terrena, dalla sua debolezza, soprattutto dalla sua agonia e dalla sua morte. Le sue preghiere (ricordiamo l'agonia del Getsemani, narrata da tutti gli evangelisti) vennero esaudite per il suo pieno abbandono, cioè per la sua obbedienza totale alla volontà del Padre. E' stato esaudito non nell'essere sottratto alla morte fisica, ma per essere stato sottratto al suo potere. Dio ha trasformato questa morte in un'esaltazione di gloria. C'è quasi un gioco di parole nei termini greci ascoltare dal basso (obbedire) e ascoltare dall'alto (esaudire).


8Pur essendo Figlio, imparò l'obbedienza da ciò che patì

C'è un movimento di discesa e uno di salita. Gesù che grida e supplica per essere salvato dalla morte, e viene salvato, ma vi passa attraverso. Impara l'obbedienza attraverso la sofferenza. Questo era uno degli elementi dell'educazione nella cultura greca. Vi sono anche alcune affinità con l'inno Cristologico di Fil 2,6-11.


9e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono.

Gesù è stato reso perfetto dal Padre, attraverso questa sofferenza e questa obbedienza. Così è causa di salvezza per tutti coloro che come Lui si sottomettono nell'obbedienza a Lui e a Dio. Ecco perché può realizzare degnamente il compito del sommo sacerdote. Ha provato la condizione umana, è passato attraverso la sofferenza e la morte, nell'obbedienza a Lui tutti possono ottenere la salvezza.


Meditiamo

- Mi è mai capitato di chiedere un aiuto al Signore con preghiere e suppliche, grida e lacrime? Sono stato esaudito?

- In quali situazioni ho capito che l'unico atteggiamento possibile era l'obbedienza? E' stato un atteggiamento fecondo?

- Mi sento partecipe della salvezza che Gesù mi ha meritato con la sua morte?