Commento su Lc. 9, 53-56
«Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio».
Lc. 9, 53-56
Come vivere questa Parola?
Ormai presago della sua morte cruenta, Gesù aveva deciso di raggiungere Gerusalemme, Città Santa, attraversando la Samaria. Ma gli abitanti di quella terra, per questioni pseudo religiose, erano in perpetua lite con gli Ebrei.
I Samaritani dunque si rifiutarono di ricevere Gesù suscitando l'indignazione degli Apostoli Giacomo e Giovanni, affezionatissimi al loro Maestro proprio perché ne percepivano la "statura ebreo spirituale religiosa".
Ebbero dunque l'ardire di proporre a Gesù una preghiera furente: ottenere l'immediato castigo del fuoco dal Cielo.
Attenzione alla reazione di Gesù! li rimproverò "voltandosi" verso di loro non certo con sguardo e volto sorridente.
Il fatto che "si avviarono verso un altro villaggio" sta a confermare l'imperturbabilità di Gesù.
Sì, quel Gesù che prova grande compassione per tanta povera gente (pensiamo alla Cananea, per esempio), qui non è per nulla scosso dal cattivo comportamento dei Samaritani. Ciò che non intacca la gloria del Padre non lo turba affatto.
Dammi, Signore d'essere uomo di pace, così come Tu sei stato.
Non sono al mondo per raccogliere e rendere trattamenti offensivi, ma per seminare bontà e poi cogliere gioia per tutti.
La voce di un Santo Papa
"La pace non può regnare tra gli uomini se prima non regna nel cuore di ciascuno di loro".
Karol Wojtyla (Giovanni Paolo II)
Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org