Commento su Lc. 10,5
«In qualunque casa entriate, prima dite: «Pace a questa casa!».»
Lc. 10,5
Come vivere questa Parola?
Gesù non è il "precettore" di tempi andati, con tanto di ferula in mano per bacchettarti le dita se non fai quello che Egli ha detto. È invece "nostra pace" (cfr. Ef.2,14). Così infatti leggiamo nel Libro Sacro. Lo è talmente che, quando sei per entrare nella casa di amici conoscenti o altri, Gesù desidera che tu (a voce o con la mente, a seconda della sensibilità di chi vi abita) tu esprima questo augurio: "pace a questa casa".
Penso che dovremmo tutti penetrare il significato profondamente umano divino di questo augurio, cosi "terapeutico" oggi. La pace è, per l'uomo per l'ambiente in cui vive e per l'intero cosmo, una condizione Indispensabile per una vita buona e serena. Vivere la pace, fuori da pacifismi sterili e dannosi, è condizione di benessere, di crescita: vero umanesimo oggi, indispensabile per la salvezza delle persone e dell'intero cosmo.
Vivere la pace: anzitutto dentro di noi e poi con tutti.
Signore, so che dentro di me a volte ci sono guerriglie di pensieri e sentimenti tutt'altro che pacifici. Eppure sono contento che Tu vuoi e puoi darmi un cuore di pace. Te lo chiedo, invocando armonia: pace esistenziale per tutti.
La voce di un Dottore della Chiesa
"Ci hai fatti per Te, Signore, e il nostro cuore non ha pace finché non riposi in Te".
Sant'Agostino
Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org