Commento su Gn 1,2
"Giona invece si mise in cammino per fuggire lontano dal Signore."
Gn 1,2
Come vivere questa Parola?
Per i prossimi tre giorni la liturgia ci fa incontrare Giona, il profeta che scappa e si arrabbia! Un racconto esemplare e simpatico, che rappresenta bene cosa implichi fare la volontà di Dio. Giona è un profeta minore, citato nel secondo libro dei Re, ma in questo testo, che possiamo immaginare sia un midrash posteriore (una rilettura teologica ma anche popolare, un'interpretazione di altri scritti della sacra scrittura e nello stesso tempo un racconto organizzato come una strada interiore in evolversi), Giona è un uomo tranquillo, osservante e amante il Dio di Israele, che mai aveva pensato di poter essere interpellato così direttamente da Dio per andare ad incontrare la popolazione più blasfema e lontana da Dio che egli potesse conoscere.
La proposta di Dio così determinata e ardita, provoca in Giona paura, sconcerto e confusione. Unico suo pensiero è fuggire, come se già non sapesse che da Dio non si sfugge, non ci si nasconde alla sua vista.
La meta della fuga è Tarsis, esattamente all'opposto di Ninive. Ma bastano poche battute del racconto che la situazione già precipita e Giona non si sottrae più a Dio. La piccola sfida lanciata a Lui scappando, lo rafforza nell'idea che Dio gli è vicino e dunque, va, accetta di ascoltare Dio. Si fa buttare in mare, come capro espiatorio per calmare la tempesta improvvisa che ha colto lui e i suoi ignari compagni di viaggio. Anche questo dialogo nella tempesta diventa un annuncio: tutti riconosco il Dio di Giona come potente, il più potente.
Buttarlo a mare sarà consegnarlo al ventre del pesce: un'immagine che per noi si connota subito come un sepolcro, nel quale sviluppare una trasformazione che porta a nuova vita.
Signore, anche scappando da Te, Giona non ha perso la fede. Ha fatto i conti con la sua umanità e l'ha rielaborata per renderla capace di rispondere a Te. Permetti che anche la nostra umanità, passando attraverso momenti di crisi, di rifiuto, di abbandono, si scopra nella sua potenzialità ed energia per dire SI a Te con tutto il cuore.
La voce di papa Francesco
"Vero segno di Giona è quello che ci dà la fiducia di essere salvati dal sangue di Cristo. Ci sono tanti cristiani che pensano di essere salvati solo per quello che fanno, per le loro opere. Le opere sono necessarie ma sono una conseguenza, una risposta a quell'amore misericordioso che ci salva. Le opere da sole, senza questo amore misericordioso, non sono sufficienti."
Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it