Commento su Lc 14, 23
"Il padrone allora disse al servo: "Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perché la mia casa si riempia."
Lc 14, 23
Come vivere questa Parola?
Questa Parola fa parte di una parabola che Gesù improvvisa quasi a commento di quel che durante un banchetto, un commensale ha detto: ‘beato chi prenderà il cibo nel Regno di Dio'.
Conosciamo la parabola; un signore imbandisce una cena invitando tanta gente. Anche a quel tempo chi era molto ricco, non badava a spesa.
Una cena dunque molto invitante, ma ciò che venne meno fu l'adesione degli invitati. Ognuno presentò le sue scuse e se ne andò per i fatti suoi. Il gran signore però non si diede per vinto e versò la sua magnanimità nell'invito che, tramite i servi, volle stendere ai poveracci senza tetto né vita buona; "perché - disse - voglio che la mia casa si riempia".
Ti sembra di vedere certi volti, certe fattezze che non sembrano più nemmeno umane... Com'è facile voltarci da un'altra parte e uscire di corsa! Eppure la parabola proprio questo vuol dirci la gioia del Regno di Dio non è un privilegio ma è un dono per tutti.
È triste che molti, indaffarati o accalappiati da interessi tutt'altro che spirituali, voltino le spalle a Dio e ai suoi inviti che sono in ordine alla nostra vera gioia e salvezza.
Ci consola però il fatto che il Suo Amore non si arrende.
Non esiste uomo che possa essere escluso dall'Amore. E dunque non c'è uomo che non meriti anche da noi attenzione e stima.
Dammi, Signore un cuore dove l'amore si stenda a tutti, perché tutti tu hai chiamato al festoso banchetto della gioia infinita del Cielo.
La voce di un grande studioso britannico
"La vera misura di un uomo si vede da come tratta qualcuno da cui non può ricevere assolutamente nulla in cambio"
Samuel Johnson
Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org