Omelia (08-11-2017)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Lc 14,33

«Chi non rinuncia a tutti suoi averi non può essere mio discepolo»

Lc 14,33


Come vivere questa Parola?

Qualcuno, lo so, a questo punto, grida. Ci siamo! Sempre la chiamata è a diventare un rinunciatario. Come una larva, un abbietto relitto: un po' scemo e un po' folle, vocato all'accattonaggio.

No, miei cari! Assolutamente no.

Fa conto di andare per una strada (piuttosto ripida a tratti) dove qualcuno, con buone o cattive maniere, ti carica di grossi pesi.

Roba - magari - preziosa: pepite d'oro, un sacco di diamanti, un altro sacco di lapislazzuli. Niente vetture, tanto meno elicotteri.

La strada è quella, tu devi percorrerla tutta, non tua madre né i tuoi amici. La meta è stupenda. Vale la pena di camminare, ma occorre buttar via i pesi. Pena, a un certo punto, di cadere a terra o fermarsi sul ciglio della strada.

Ecco, proprio così è nella vita intesa come un'accozzaglia di risposte alle proprie pulsioni o passioni.

Al contrario se decidi di camminare con Gesù, come suo discepolo, sei certo di arrivare alla splendida meta di una gioiosa pienezza che durerà sempre.

Allora se vuoi camminare lieto e libero su questa strada, getta via (con l'aiuto di Dio) tanti pesi inutili che la cultura consumistica continua oggi a proporti. Il distacco da ciò che è di troppo diventa davvero terapeutico.


Signore, aiutami a correre agile sulla via della vita, fuori da inautenticità e finzione. Aiutami a correre con te, Gesù: libera dal peso di tutto quello che non serve ad amare, nel lieto dono di me stessa.


La voce del Papa

Non dimentichiamo mai che il vero potere è il servizio. Bisogna custodire la gente, aver cura di ogni persona, con amore che si preoccupa specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili e che spesso sono nella periferia del nostro cuore.

Papa Francesco


Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org