Commento su Sap 2, 23
"Dio ha creato l'uomo per l'incorruttibilità, lo ha fatto immagine della propria natura. Ma per l'invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo e ne fanno esperienza coloro che le appartengono. "
Sap 2, 23
Come vivere questa Parola?
Cosa vorrà dire incorruttibilità? Una virtù morale, stoica? Una variazione definitiva della nostra deperibilità fisica? Facciamo sempre fatica a pensare come pensa Dio. Ci ha fatto a sua immagine e dunque questa incorruttibilità è una caratteristica sua che si riflette in noi. Ma non sappiamo immaginarla! È una caratteristica che fa invidia al diavolo, tanto che ha voluto per questo incrinare il progetto di Dio. Ma come un sapiente vasaio, Dio ha aggiustato l'incrinatura. Non l'ha eliminata, ma la trasformata in un passaggio, in un'apertura che lascia spazio alla novità, allo Spirito che ricompone. San Paolo deve aver letto e riletto questo libretto e meditandolo, ne ha riportato molte espressioni nello scrivere la lettera ai Romani, per esempio, ma anche parti dei bellissimi cantici che introducono la lettera agli Efesini o ai Colossesi. Il libro della Sapienza lo ha aiutato ad approfondire il senso della vita e della missione di Gesù, sapienza incarnata di Dio.
Signore, aiutaci a credere che come a causa di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, così il dono di grazia non è come la caduta ma molto di più: il dono di grazia e il dono concesso in Cristo Gesù si sono riversati, con abbondanza, su tutti gli uomini. (cfr Rm 5, 12.15)
La voce della liturgia
Gli occhi del Signore sui giusti,
i suoi orecchi al loro grido di aiuto.
Ps 33
Sr Silvia Biglietti FMA - silviabiglietti@libero.it