Omelia (28-11-2017)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Lc 21, 10-11

«Poi disse loro: "Si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno, e vi saranno di luogo in luogo terremoti, carestie e pestilenze, vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo.»

Lc 21, 10-11


Come vivere questa Parola?

Queste parole di Gesù pronunciate duemila anni fa sembrano dette oggi. Le stesse guerre, le stesse carestie, addirittura i fatti terrificanti dal cielo che ci richiamano subito la distruzione violenta e disastrosa delle Torri Gemelle. Ma allora si può ancora sperare? Certamente! Il messaggio del Maestro fa sempre posto alla certezza che siamo perennemente e grandemente amati. Infatti, dopo l'elenco agghiacciante delle sciagure, giunge la promessa di tenerezza e di cura propria di un padre: "Nemmeno un capello del vostro capo perirà".


La voce di un credente

«Il cristiano più degli altri deve lavorare, deve donare, deve servire il prossimo, deve amare: solo così può attendere senza paura il giorno di Dio. Gesù prevede guerre, rivoluzioni, terremoti, carestie...: tutti segni che parlano della malattia profonda del mondo (che si chiama peccato) e invitano a guardare al di là di questo mondo. Il mondo non è ancora pienamente redento: la redenzione è per ora un lievito, un seme, però il futuro rivelerà la forza di questo lievito.»


Sr Graziella Curti - direttice@fmamelzo.com