Omelia (06-12-2017)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Mt 15,29-37

«Gesù guarisce molti malati e moltiplica i pani».

Mt 15,29-37


Come vivere questa Parola?

Gesù aveva predicato presso il mare di Galilea, aveva guarito numerosi infermi; molta folla lo aveva ascoltato per tre giorni: nella sua profonda umanità e attenzione alle persone, egli vede che non hanno da mangiare, ma non vuole rimandarli digiuni, altrimenti sarebbero venuti meno lungo il cammino (cf Mt 15,32). Dopo essersi informato che avevano solo sette pani e pochi pesciolini, ordina di far sedere la gente e moltiplica i pani e i pesci, così che tutti possono sfamarsi. I verbi usati dall'evangelista richiamano quelli che anche il sacerdote adopera nella santa Eucaristia; "prendere" "spezzare", "rendere grazie", "dare": come Gesù ha saziato la fame dei sui contemporanei, così anche nella Eucaristia sazia la fame spirituale dei cristiani.

La presenza di Gesù è sempre un evento salvifico, sia dal punto di vista materiale, come avvenne ai suoi contemporanei, sia da quello spirituale, per noi che ci riceviamo la comunione. Rendiamo dunque grazie a Gesù così vicino a ciascuno degli uomini e così generoso nell'aiutarci sempre.


Signore, ammiriamo la tua bontà e la tua attenzione alle necessità delle persone.


La voce dell'Apologista e Martire S. Giustino

«La distribuzione e la partecipazione all'eucaristia raggiunge ciascuno, in quanto la si manda, per mezzo dei diaconi, ai non presenti. Chi è ricco e anche volenteroso, ciascuno liberamente, dà ciò che si raccoglie e viene consegnato al presidente, il quale se ne serve per soccorrere sia gli orfani che le vedove, sia gli ammalati che quelli altrimenti bisognosi, sia i carcerati che i forestieri di passaggio: per dirla in breve egli si prende cura di tutti coloro che si trovano nel bisogno»

GIUSTINO, Prima Apologia 67, 5-6


D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it