Omelia (09-12-2017)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Mt 9,36

«Vedendo le folle ne sentì compassione».

Mt 9,36


Come vivere questa Parola?

Il vangelo evoca due immagini significative per la cultura pastorale-agricola del tempo di Gesù: appunto il pastore che deve prendersi cura del suo gregge e l'agricoltore che deve occuparsi del suo campo. Gesù, di fronte alle folle sente compassione, perché sono come pecore senza pastore e come messe privata della cura del padrone: è un po' la sua esperienza quando inizia la sua missione apostolica sulla terra. La sua compassione è quella di Dio Padre che lo inviato sulla terra per salvare l'umanità. Per compiere la sua missione lungo il corso dei secoli, Gesù invita a pregare il padrone della messa perché mandi operai che svolgano il lavoro. È dunque responsabilità di ogni cristiano invocare Dio, perché apra il cuore e la mente di tante persone per essere disponibili ad annunziare, in vari modi, con diverse possibilità, in tutte le situazioni, il messaggio evangelico e soprattutto a testimoniarlo nella propria vita.


O Signore, rendimi attento e impegnato per diffondere il tuo messaggio di carità nel mondo.


La voce del Papa Francesco

L'impegno missionario, perciò, non è qualcosa che si va ad aggiungere alla vita cristiana, come fosse un ornamento, ma, al contrario, è situato nel cuore della fede stessa: la relazione con il Signore implica l'essere mandati nel mondo come profeti della sua parola e testimoni del suo amore.

Messaggio per la giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, 27 novembre 2016


D. Mario Maritano SDB - maritano@unisal.it