Commento su Sal.79, 3b
"Tu, pastore d'Israele, ascolta [...] Risveglia la tua potenza e vieni in nostro soccorso."
Sal.79, 3b
Come vivere questa Parola?
Da buon israelita, l'autore del salmo si rivolge a Dio come a pastore. Non era pensabile, in quel tempo, che un buon pastore non si prendesse affettuosa cura del suo gregge.
Cosi al salmista riesce facile e consolante rivolgersi a Dio come a Colui che ama e nello stesso tempo è così potente da soccorrere il suo popolo in momenti di fatica, di prova e pericolo.
Collocato nel salmo responsoriale di un giorno ormai prossimo a natale, ci aiuta a immedesimarci nel significato profondo di questa solennità.
Commemorare la Natività di Gesù, Figlio di Dio e nostro Redentore significa anzitutto fare nostra un'invocazione come questa.
Si, non a caso, quel Gesù di cui stiamo per commemorare la nascita, inventò la parabola della pecorella smarita. Disse poi chiaramente d'essere egli stesso il Buon Pastore che dà la vita, pur di trarre a salvezza le sue amate creature.
Si, anche noi come l'antico autore del salmo, possiamo rivolgerci a Te, Gesù, come al Pastore, in cui confidare. Potremo con la tua grazia camminare nella luce: noi e quanta più umanità è possibile. Risveglia dunque Signore Gesù, la tua potenza, anche in questo torbido periodo della storia umana. Vieni in nostro soccorso e salvaci.
La voce di Papa Francesco
Nessuno di noi "può salvare se stesso": abbiamo bisogno "della potenza di Dio" per essere salvati. (...)
Senza la potenza di Dio, non possiamo "andare avanti". (...)
Perché è "la potenza di Dio, la forza di Dio che salva, che guarisce, che mette in piedi". Ciò in fondo è "la realtà della nostra vulnerabilità".
Omelia Santa Marta 16/06/2017
Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org