Omelia (25-12-2017)
padre Antonio Rungi
Il tuo volto noi cerchiamo, o Gesù Bambino

La solennità del Natale è incontrarsi con il volto di Dio che si fa Bambino e proprio nel mistero dell'Incarnazione ci rivela il volto gioioso e misericordioso di un Dio che è solo e soltanto amore. Questo Natale 2017 sia una ricerca più sentita del volto di Dio.

Oggi noi vogliamo cercare con semplicità il volto di Gesù Bambino, andando diritto alla Grotta di Betlemme come i Pastori e i Re Magi, senza esitazione e tentennamenti, sapendo di incontrare in quel Bambino il vero senso della nostra vita.

Questo pellegrinaggio alla ricerca del Dio vero, che è proprio di ogni cristiano e di ogni consacrato in forza del Battesimo, diventa, per l'azione dello Spirito Santo, sequela di Cristo, cammino di configurazione a Cristo Signore.

Noi vogliamo conformarci al Bambinello Gesù nella Grotta di Betlemme, povero, innocente, semplice, tenero, obbediente al Padre che l'ha inviato nel mondo, quale messia atteso da secoli e giunto a noi nella pienezza dei tempi, nato nel grembo purissimo della Beata Vergine Maria, per opera dello Spirito Santo.


Un impegno in tale direzione è evidenziato nel brano della seconda lettura della messa della Notte di Natale, tratta dalla lettera di san Paolo Apostolo a Tito e nella quale l'apostolo ci mette di fronte al grande mistero dell'incarnazione del Figlio di Dio, con queste espressioni forti, teologicamente rilevanti per la comprensione del Natale di oggi e di sempre.

In poche parole il Natale è uscire fuori dalle tenebre del peccato (aspetto morale), dalla nebbia della mente (aspetto intellettuale), dalle secche dell'aridità spirituale (aspetto spirituale), dalla stasi nella carità (aspetto caritatevole). Uscire fuori da tutto questo, significa fare nostro il messaggio del Profeta Isaia che ascolteremo nel brano della prima lettura della messa della Notte di Natale.

A questo Dio Bambino ci rivolgiamo, in questo Natale 2017, con questa la nostra preghiera che reciteremo durante l'intero periodo natalizio con la speranza di essere esauditi.


Ritorni ogni anno,

Gesù Bambino, Figlio di Dio

a parlare all'umanità

dalla tua povera grotta

di un villaggio sperduto,

per indicare a tutti noi

la via del bene

e della gioia vera.


Tu nuovamente,

da questo meraviglioso angolo della Terra

trasmetti il tuo messaggio

con il tuo volto gioioso

di bambino appena nato,

pieno di luce e di bontà

da abbattere ogni barriera culturale

e resistenza umana.


Lascia o Gesù

che la tua venuta tra noi

possa riaccendere di luce e gioia

i tanti cuori spezzati

e le diverse menti superbe

di quanti non credono al tuo Natale

e non si lasciano toccare

dalla tua innocenza e semplicità.


Tu o Emmanuele,

Dio con noi,

sei la nostra vera gioia,

e il vero gaudio

di chi, come noi, ama guardare

la vita e il mondo

con gli occhi di un bambino,

con i tuoi occhi o Gesù Bambino. Amen.