Commento su Gv 1, 1; 9-12; 14
«In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio... Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio... E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi».
Gv 1, 1; 9-12; 14
Come vivere questa Parola?
A Natale la Liturgia prevede la possibilità di tre sante Messe: la Messa della notte, la Messa dell'aurora e la Messa del giorno. Data la brevità dello spazio, mi soffermerò sul Vangelo della Messa del giorno: è il celebre prologo del Vangelo di Giovanni. La proposta di tale testo nella liturgia di questo giorno aiuta la nostra meditazione a tenerci lontani da interpretazioni banali e un po' sdolcinate del Natale di Gesù.
Si tratta della pagina più impegnativa di tutta la liturgia natalizia, ma densa di profondi significati teologici e spirituali. In essa siamo invitati a scrutare dentro il mistero del Verbo di Dio incarnato: il Figlio eterno del Padre, generato e non creato, rivestito di tutta la grandezza e potenza di Dio, eppure "svuotato" della gloria fino al punto di farsi piccolo bambino in-fante (non-parlante). Lui, la Parola divenuta silenzio, che non si impone alle sue creature, ma si propone con la piccolezza e l'umiltà di un Bambino, che lascia all'uomo la libertà di accoglierlo e anche di rifiutarlo.
Ma, al di là di questo dramma, il motivo grande che oggi ci raccoglie in festosa assemblea eucaristica, nella celebrazione del Natale del Signore, è che la sua nascita è il solenne compimento della sua volontà divina di trasformare in "figli di Dio" tutti quelli che credono in Lui: «A quanti però lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio». Si avvera così l'assioma caro a molti Padri della Chiesa, a cominciare dal Padre che lo cita per primo (riportato più sotto) e che si può riassumere così: Dio si è fatto uomo, perché l'uomo diventi Dio.
Allora tutto cambia: la vita, la morte, l'amore, la gioia, il dolore, cambia il presente e soprattutto cambia il futuro! Un gioioso e affettuoso "Buon Natale" a tutti!
La voce di un grande Padre e Vescovo della Chiesa antica
"Il Verbo di Dio Gesù Cristo Signore nostro, per il suo sovrabbondante amore si è fatto ciò che siamo noi, per fare di noi ciò che è lui stesso".
S. Ireneo di Lione, Contro le eresie, libro V prefazione
Don Ferdinando Bergamelli SDB - f.bergamelli@tiscali.it