Omelia (02-01-2018)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Gv 1, 22-23

«Gli dissero dunque: "Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?". Rispose: "Io sono voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, come disse il profeta Isaia"».

Gv 1, 22-23


Come vivere questa Parola?

Coloro che interrogano Giovanni sono della setta dei farisei e sono curiosi di sapere chi è quell'uomo che battezza nel Giordano. La loro indagine sembra non trovare subito risposta. Giovanni non si spaccia per Elia o per qualsiasi altro profeta. E' semplicemente una voce, un dito teso verso l'Agnello. Un grido nel deserto dell'indifferenza. Una segnaletica umana che invita a preparare la via del Signore. Tutta la sua persona è tesa verso uno più grande di lui a cui non è degno di allacciare i sandali. Quindi nessuna smagliatura egocentrica nel suo identikit. Sarà poi Gesù che lo rivelerà nel suo essere profondo e unico: "Il più grande tra i nati di donna".


Signore Gesù, concedimi l'umiltà operosa di Giovanni. Aiutami ad ascoltare la sua voce che grida nel deserto delle mie distrazioni. Soccorrimi nel preparare ogni giorno la strada che conduce a te.


La voce di un pensatore

Uno dei paradossi più profondi della vita consiste nel fatto che un uomo diventi tanto più pienamente se stesso quanto meno pensa a se stesso.

R. Guardini


Sr Graziella Curti - direttice@fmamelzo.com