Commento su Gv. 1, 29-31
«Il giorno dopo, vedendo Gesù venire verso di lui disse: "Ecco l'agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo! Ecco del quale io dissi: Dopo di me viene un uomo che mi è passato davanti, perché era prima di me. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare con acqua, perché egli fosse fatto conoscere a Israele".»
Gv. 1, 29-31
Come vivere questa Parola?
La scena che si è aperta ieri presso il Giordano, oggi si concretizza e fa' spazio all'attore principale, l'atteso, l'Agnello di Dio. Giovanni ci invita a guardarlo da vicino, ecco. "Ecco, in greco si dice guarda!". Il precursore colui che viene prima, non si rivolge a qualcuno in particolare, ma a chiunque come noi, ne ascolta la testimonianza". E ripete ancora, dopo averlo identificato come l'Agnello pasquale, e aver specificato, per la terza volta, che si tratta di qualcuno più grande di lui: "Io non lo conoscevo". Lo attende ma non lo conosce. "Ma può conoscerlo perché lo attende. Si conosce solo ciò che si ama".
Signore Gesù, voglio ripeterti le parole del Salmo che sanno di attesa supplice: "Dall'aurora ti cerco. Ha sete di te l'anima mia"
La voce di un religioso poeta
"Tu, celato in ogni desiderio, o Infinito, che pesavi sugli abbracci. /
Allora avrò capito come belli erano i Salmi della sera/
E quanta rugiada spargevi /con delicate mani, la notte nei prati/ non visto."
David Maria Turoldo
Sr Graziella Curti - direttice@fmamelzo.com