Omelia (05-01-2018)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su 1Gv 3,18-21

«Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma coi fatti e nella verità. Da questo conosceremo che siamo nati dalla verità e davanti a lui rassicureremo il nostro cuore qualunque cosa esso ci rimproveri. Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa.»

1Gv 3,18-21


Come vivere questa Parola?

Giovanni, l'apostolo che è stato più vicino a Gesù e ha conosciuto le fibre più intime del suo cuore, ci raccomanda queste cose. "A questo segno conosciamo che siamo nati dalla verità, quando noi amiamo non soltanto con parole e con la lingua ma con le opere e nella verità". Come conoscere questo? Sei qui davanti al Signore: interroga il tuo cuore: guarda che cosa hai fatto, che cosa hai desiderato nel tuo agire: la tua salvezza oppure la lode degli uomini che si disperde al vento. Guarda dentro la tua coscienza, poiché l'uomo non può giudicare colui che non riesce a vedere. Se vogliamo mettere in pace la nostra coscienza, facciamolo davanti a lui. "Se il nostro cuore ci rimprovera qualcosa - se cioè ci accusa interiormente, perché non agiamo con quella intenzione che dovevamo avere - Dio è più grande del nostro cuore e tutto conosce.


Signore Gesù chiamami da te e sii tu a giudicarmi. Grazie per la tua infinita misericordia


La voce di una pensatrice

"Arrendersi al cuore è arrendersi all'infanzia. È arrendersi al riso e soprattutto accettare di lasciare la mano in quella dell'altro, abbandonarsi senza riserve."

Christine Cayol


Sr Graziella Curti - direttice@fmamelzo.com