Omelia (09-05-2002)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
In verità, in verità vi dico: voi piangerete e vi rattristerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione si cambierà in gioia.

Come vivere questa Parola?
Gesù ha pronunciato parole che suonano enigmatiche: "Ancora un poco e non mi vedrete". Bisogna che le collochiamo nel momento in cui le ha dette: immediatamente prima della Passione. Sapeva dunque che sarebbe stato tolto ai suoi dalla morte di croce e che però di nuovo l'avrebbero incontrato risorto. D'altro canto la pedagogia della Chiesa è quella di porre questo testo nel tempo che precede immediatamente l'Ascensione e la Pentecoste, perché anche in questo senso Gesù scompare per il mistero della sua ascesa al Padre e un'altra volta e in altro modo torna a noi nel mistero della venuta dello Spirito Santo. E ancora: la nostra stessa vita spirituale è scandita da questo ricorrente andar via di Gesù e ritornare a noi. Nel senso che avvertiamo, nelle diverse "stagioni della vita" un mistero di "assenza-presenza" del Signore. Ora soffriamo perché è arido il no-stro cammino, ma è purificante per noi questo andarsene di Gesù dalla nostra sensibilità. Ora Egli torna a noi e, nel nostro cuore purificato, la sua è una presenza meno sensibile ma più profonda che fa presa sulle nostre giornate guidate dal Suo Spirito.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, entrerò in questo mistero del Signore, nell'altalenare della sua assenza-presenza ringraziandolo con cuore consapevole che proprio accettando questo suo tratto a volte doloroso, la mia fede cresce e viene a me, sempre più vera, la sua gioia.

La voce di un grande mistico
L'inizio più abituale della contemplazione è quello che avviene attraverso un deserto di desolazione. A mano a mano che avanzi, impari a riposare in questa arida quiete, e sempre più cresce in te la sicurezza di una presenza confortante e possente.
Thomas Merton