Commento su Mc 2, 27-28
«Il sabato è stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato, perciò il Figlio dell'uomo è signore anche del sabato.»
Mc 2, 27-28
Come vivere questa Parola?
Per il popolo ebraico il sabato non era soltanto un'istituzione riferibile al culto. Veniva concepito come uno ‘spazio - tempo' talmente sacro che l'uomo trovava in esso l'occasione più propizia per vivere solo di Dio, ‘immerso' nella sua Legge.
Era dunque un'ottima opportunità. Attenzione però alle interpretazioni troppo contaminate da legalismo senz'anima e perciò mancante spesso di vera umanità.
Ecco perché Gesù precisa con forza che anche il ‘sabato è fatto per l'uomo', nel senso che è stato pensato e voluto come opportunità di un tempo libero da quello che impegna sempre l'uomo, lo affatica più del necessario, gl'impedisce di ‘respirare' vita gioia e pace, immerso in Dio.
Attenzione però! L'uomo ha le sue necessità del tutto umane, non è ‘robotizzabile', per fortuna.
Gesù viene così convalidando tutto quello che nella Bibbia è a favore del bene, dell'utile di ciò che è vitale per l'uomo, proprio alludendo a sé: alla sua piena umanità tutt'altro che staccata dal suo essere Dio.
Ecco, è a questo punto che può proclamarsi ‘Signore anche del sabato'
Signore dell'universo intero, Signore e tenerissimo Figlio dell'uomo nel senso più alto del termine, io so per Fede che la tua signoria a proposito del sabato, è anche per me indicazione e certezza di una vita dove libertà e Fede si danno la mano in luce di Amore.
La voce di un Papa
"Colui che isola la sua coscienza dal cammino del popolo di Dio non conosce gioia dello Spirito Santo che sostiene la speranza"
Papa Francesco
Sr Maria Pia Giudici FMA - info@sanbiagio.org